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Cerignola 3 & SOS Sorriso

"LA CLOWNTERAPIA"






15.05.2008 CLOWN TERAPIA ALL'OSPEDALE DI CERIGNOLA
le mamme degli Scout del Cerignola 3 a servizio dei bambini

(fonte: www.capitanata.it)

Una decina di mamme volontarie, la complicità del personale medico e paramedico del reparto di Pediatria dell’ospedale di Cerignola, la disponibilità di qualche azienda locale per finanziare l’iniziativa e tanta determinazione. Nasce così il progetto di clownterapia dell’associazione di volontariato “Sos Sorriso”, rivolto ai piccoli degenti del “G. Tatarella”. Domenica prossima, 18 maggio, alle ore 17.30, l’inaugurazione di due sale dell’ospedale di Cerignola dedicate a spazio ludico, all’interno del quale le volontarie potranno «applicare la terapia del sorriso» ai bambini ricoverati. Alla cerimonia parteciperà il commissario straordinario della Asl di Foggia, Donato Troiano, il primario di Pediatria, Antonio Longo, la caposala, Anna Russo e tutto il personale del reparto. L’associazione “Sos Sorriso” è nata dall’iniziativa di alcune mamme del gruppo scout Cerignola 3 “San Francesco d’Assisi”, «persone normali – si definiscono – ognuna con la propria vita, con il proprio lavoro e la propria famiglia, che hanno deciso di dedicare una parte del proprio tempo al prossimo, animate da una filosofia semplice come un sorriso». «Attraverso giocattoli, barzellette, piccoli trucchi di magia, giochi, gag – raccontano entusiaste le mamme – proviamo a riportare il sorriso sui volti di questi pazienti molto particolari e fragili che sono i bambini e tentiamo di sostenere i genitori nella sfida dolorosa dell’assistenza dei figli ammalati». «Un sorriso non costa nulla – aggiungono le volontarie citando il motto dell’associazione, tratto da una poesia di Paul Faber – arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Chiunque può fare esperienza di questo, e una volta provata la ‘via del sorriso’ non la si abbandonerà più». L’iniziativa di “Sos Sorriso” è stata accolta con grande favore dal personale del reparto di Pediatria, primario in testa, e sostenuta dalla sensibilità delle aziende Grieco Srl Ingrosso detersivi, Isola Felice, Vincenziane, che hanno consentito di sostenere le spese necessarie all’arredamento delle sale che il dottor Longo ha messo a disposizione.



Cos'è la Clownterapia
(fonte: www.clownterapia.com)

La Clownerie è uno strumento spontaneo e naturale che ci confronta con un bisogno innato in noi, la necessità di giocare, privataci dai primi anni di crescita, all'insegna del vivere da "persone serie". Guarire con un sorriso. Basta un naso da pagliaccio, un capello buffo e qualche scherzetto per far dimenticare ai malati, soprattutto se bambini, di essere in ospedale. Introdotta da qualche anno anche in Italia, la clownterapia, o comicoterapia, sta ottenendo risultati davvero sorprendenti. Come dimostra il recente caso dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in cui due artiste specializzate in questi interventi, hanno distratto una bambina albanese che doveva sottoporsi ad un esame particolarmente doloroso. Nata negli anni ’70, la clownterapia si è fatta conoscere soprattutto grazie al film ispirato al medico americano Hunter PATCH ADAMS (interpretato da Robin Williams), oggi 56enne, uno dei primi ad affrontare il tema della terapia della risata. In Europa, i primi medici clown sono comparsi in Francia, grazie all’impegno della Fondazione “Le Rire Médecin” . Da noi sono arrivati 5 anni fa, grazie all’impegno dei fratelli Olshansky, fondatori dell’associazione “Soccorso clown” , ma anche della Fondazione Garavaglia di Rho e di “Ridere per Vivere” a Roma. Oggi si contano a decine gli istituti italiani che utilizzano la “terapia del sorriso”. “Ci sono migliaia di studi, di documenti, di ricerche - spiega il celebre Patch Adams - che dimostrano l'enorme importanza dell'umorismo per la salute. I ricercatori hanno trovato una relazione importante: quando si è allegri nel nostro organismo avvengono delle reazioni chimiche: si produce un aumento di endorfine e di catecolamine e una diminuzione di secrezione del colozolo (il colesterolo cattivo). Ossia la risata è uno stimolante per il sistema immunitario e comporta molti effetti positivi sul cuore e sui polmoni”. A conferma di tutto questo è arrivato, ad esempio, anche uno studio del New York Presbyterian Hospital, dove la clownterapia è molto diffusa, che ha dimostrato per alcune patologie una diminuzione della degenza e un minor uso di anestetici. Cosa riuscita proprio al Meyer di Firenze, dove per la prima volta si è ricorso a due artiste clown (Giovanna Pezzullo e Ornella Esposito) durante un intervento di biopsia ossea su una bambina dodicenne, evitando l’utilizzo dell’anestesia (è stata usata solo quella locale). Distratta dai giochi delle due “finte” dottoressa, la bambina ha retto senza problemi la lunga e dolorosa operazione (venti minuti).
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